NOVEMBRE
Specialmente di notte arriva l’inverno, la temperatura scende a livelli bassi per parecchie essenze, perciò è opportuno che i bonsai “da interno” più delicati (piante tropicali) vengano portati in casa e posizionati in zone luminose.
Tutti gli altri bonsai possono esser lasciati all’esterno o, per le regione più fredde, possono esser riparati in serra fredda (non riscaldata) o, almeno, sotto una tettoia, balcone ecc.
Per i bonsai lasciati all’aperto, va ricordato che la parte più delicata è costituita dall’apparato radicale, perciò i vasi vanno coperti con un materiale che li preservi le radici dal freddo.
Entro questo mese tutti gli alberi a foglia caduca devono restare senza foglie o averle già ingiallite. Il freddo comincia a farsi sentire ed i bonsai devono essere protetti, soprattutto quelli da poco trapiantati.
INNAFFIAMENTO
ANNAFFIA SOLAMENTE QUANDO IL TERRENO E’ VERAMENTE ASCIUTTO.
In generale valgono gli stessi principi esposti per il mese precedente, quindi, poca acqua in quanto mantenere troppo umido il pane radicale, favorisce le malattie crittogamiche in particolare proprio dell’apparato radicale.
FITOSANITARI
Se durante la stagione vegetativa i bonsai hanno subito l’attacco di parassiti, con il freddo puoi effettuare i trattamenti anche con dosi aumentate, poiché le piante sopportano meglio gli antiparassitari, senza il rischio di “bruciature”.
Un sistema efficace per eliminare definitivamente le spore di funghi patogeni e le uova di insetti o acari, consiste nel’effettuare i trattamenti con l’anticrittogamico e l’olio bianco da nebulizzare sui bonsai per 2 volte a distanza di 15 giorni.
FERTILIZZANTI
In questo periodo i bonsai, nelle regioni più fredde, trovandosi in riposo vegetativo non riuscirebbero ad assorbire le sostanze nutritive contenute nei concimi, quindi conviene aspettare la fine dell’inverno per effettuare qualsiasi concimazione.
Al contrario nelle regioni più calde come le isole e per i bonsai da interno, la concimazione può essere effettuata con Biogold classic, Kripther. Inoltre per prevenire e curare le microcarenze nutrizionali è consigliabile somministrare microelementi chelati completamente solubili ed assimilabili dal bonsai.
LAVORI DA FARE
Possiamo potare ed avvolgere: ora , però, i rami saranno meno flessibili e per evitare fratture è consigliabile avvolgere il ramo con della rafia prima dell’avvolgimento con il filo in alluminio ramato.
Ritirare le piante non significa metterle in serre o ambienti riscaldati, in quanto darebbero come risultato una alterazione del ciclo vegetativo. Bisogna porle in locali freschi e arieggiati ove la temperatura non superi gli 8 °C.
Le parti di legno in cattive condizioni verranno eliminate e le ferite spalmate con mastice.
POTATURA
La potatura di formazione (da effettuare con le forbici lunghe), in particolare per le latifoglie, può cominciare in questo periodo per una correzione dei rami, mentre il taglio eventuale dei rami principali deve avvenire verso la fine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa effettuando l’operazione con la Tronchese concava, ricordando di medicare la ferita con il mastice o la pasta cicatrizzante.